A volte crolla tutto ma va bene così (parte 1)

A volte crolla tutto ma va bene così (parte 1)
Una foto reale di come mi sento

Sono in un periodo piuttosto strano.

Stanno crollando tutte le mie certezze: da quello che conoscevo di me, a come mi mostravo sino a poco tempo fa, fino ai miei desideri più profondi e le mie convinzioni.

Quella fase che in spiritualità viene chiamata "la morte dell'ego", "la notte nera (o buia) dell'anima" o il così detto "momento Torre" (dal sedicesimo arcano maggiore dei Tarocchi). Forse avrete sentito questi termini, oppure no. Ve li metto comunque per conoscenza.

La verità è che attraversare questa fase della mia vita è come nuotare in un pantano: nel momento in cui sono sicura di aver trovato la soluzione, proprio un attimo dopo, affondo sempre di più nella melma.


Tutto è iniziato all'inizio del Novembre 2024 quando ho deciso di interrompere un mio comportamento quotidiano e automatico: truccarmi.

Per la prima volta in vita mia, mi sono chiesta se quella mia abitudine fosse per mia necessità di esprimere la mia creatività o un'imposizione che mi ero data per essere "accettabile" dalla società in quanto persona femminilizzata e in quanto io mi riconosca come femme.

Mi sono accorta che era un po' tutte e due, ma soprattutto la seconda.

Mi sono imposta di non truccarmi per una settimana. Ho capito in quell'intervallo di tempo: mi sono accorta di esserne schiava ogni fottuto giorno e di farlo come con il pilota automatico per essere amata, presentabile, "femminile" secondo lo stereotipo.

Da quel momento ho iniziato a chiedermi quali altri miei comportamenti fossero col pilota automatico perché, in un modo o nell'altro mi erano stati imposti dalla società o dal mio ambiente o da pensieri limitanti miei ed esterni.

Da quel momento mi sono accorta come nel mio quotidiano ci fossero tantissime cose che facevo col pilota automatico perché il programma della società mi imponeva, o quantomeno mi consigliava caldamente, come accettabili e normalizzati alcuni comportamenti. È stato come risvegliarmi da un'ipnosi. E ho capito che il punto, non sono tanto queste piccole abitudini automatiche, ma la consapevolezza che ci mettevo, anzi che NON mettevo, ogni giorno nel ripeterli, portarli avanti, senza pensarci neanche un secondo ma dandoli per scontati come in un'eterna cantilena.

Questo ha fatto crollare il mio mondo.

Questo mi ha fatto chiedere quanti di quei comportamenti inconsapevoli mettevo in pratica quotidianamente, compreso i miei gusti, il mio modo di vestire, il mio modo di parlare e altro.

Oggi vi ho raccontato la prima parte di questo mio viaggio.

Forse farò dei video in proposito.

A voi è mai capitato di fare questi ragionamenti?

Con amore,

Kelly Ardens