"Giro come un disco, non mi fermo mai"

Sono successe davvero tante cose quest'ultimo mese. Ho fatto un viaggio a Torino dalla mia compa Ele e altre cose belle. Faccio una lista di scoperte e illuminazioni:
✒️ Il mio corpo non è abbastanza sviluppato in volumetria per accogliere tutte le scritte che voglio tatuarmi.
E questa è una triste notizia. Mia sorella da poco mi ha detto: basta con le scritte. Non credo che accoglierò questo suggerimento. Forse diventerò un collage di poesie vivente e questo non mi dispiace affatto.
Il fatto è che ci sono troppe poesie e testi di canzoni e parole belle che vorrei tatuarmi ma non c'è abbastanza spazio. Devo farmene una ragione. Ci sono canzoni e frasi che vorrei da sempre ma dovrò farne una cernita.
💡 “Prima dell'illuminazione taglia la legna e porta l'acqua. Dopo l'illuminazione taglia la legna e porta l'acqua” .
Questo è un fottuttissimo e bellissimo proverbio zen che mi ha suggerito Aster, l'amore della mia vita, nonché mio migliore amico dalla veneranda età di sei anni.
Me l'ha suggerita in quanto a Torino ho vissuto una sorta di chiusura di cerchio, un'esperienza tragica e mirabolante insieme, che mi ha portato ad una consapevolezza che aspettavo da anni.
Sono stata via sei giorni, ma al ritorno nella mia cameretta e alla mia vita, mi sembrava tutto assurdo ed irreale. E in questo momento Aster ha colpito con la sua proverbiale saggezza.
L'illuminazione non è qualcosa che cambia le nostre azioni. Dopo che succede non cambia un cazzo della tua vita reale. Cambia la tua visione e il modo di percepire le cose. È un punto di cesura, ma non stravolge la realtà. La realtà è la stessa, cambia solo come la vedi.
🎉 Ho ricevuto una nuova diagnosi che mi sta distruggendo l'ego e ricostruendo la mia identità.
Ho fatto i test, non ho ancora certezza, ma a quanto pare parte della mia vita l'ho vissuta identificandomi in una cosa irreale. E questo brucia, fa male, ma libera allo stesso tempo e mi fa rivedere le cose dall'alto.
☯️ Omen Nomen.
Stavo riflettendo su quante volte cito Jodorowsky in una conversazione ed oggi ho pensato ad un suo insegnamento che avevo preso molto seriamente leggendolo.
Questo insegnamento si lega anche anche al concetto latino dell'"omen nomen", ovvero che il tuo nome, il nome che ti hanno dato, è una profezia della tua vita.
Jodorowsky ne parla un pò e dice che quando entri in un percorso spirituale è molto giusto sceglierti un nome e cambiarlo, come fanno le suore, come hanno fatto sempre fatto santi e profeti.
Io a un certo punto ho deciso di tenere Kelly Ardens, dopo molti assestamenti e l'ho fatto un po' per affetto, un po' per abitudine, un po' per ricerca.
Anche il mio nome di nascita per me è una profezia e sono legata al doppio significato del nome che mi hanno dato e del nome che mi sono data, perché non rinnego nessuno dei due.
Per molto tempo ho trovato difficile convivere con il doppio nominativo: lo trovavo contraddittorio ed ostico. Ora ci ho fatto per così dire, il callo, e mi sento a mio agio. Vorrei fare un post apposito sull'origine dei miei nomi ma non so quando lo farò e se lo farò.
🔥 Ho comprato due candeline e penso che presto farò una lettura ceromantica su YouTube.
Non ne facevo una da millenni.
Queste sono alcune cose che volevo condividere oggi con voi.
Caotiche? Random? Pazze? Non m'importa.
Quel che m'importa è che tu abbia letto sin qui, e ti ringrazio del mio tempo.
Baci,
Kelly